Fotovoltaico: il calo dei prezzi in Italia

21 Maggio 2025 - Redazione

Vota

Voto 4 su 2 voti

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.

Negli ultimi due decenni, il mercato del fotovoltaico in Italia ha attraversato un percorso di profonda trasformazione, segnato da una riduzione progressiva dei costi e da un cambiamento radicale nel modo in cui cittadini, imprese e istituzioni percepiscono l’energia solare.

Questo processo di maturazione è iniziato già nei primi anni 2000, ma è stato nel 2011, con l’introduzione del Quarto Conto Energia, che ha avuto inizio una fase di vera accelerazione, sia in termini di adozione di impianti che di abbattimento dei prezzi.

L’Italia è stata tra i primi Paesi europei a investire con decisione nel settore delle energie rinnovabili, promuovendo l’installazione di pannelli fotovoltaici tramite un sistema di incentivi statali. Tuttavia, con il passare del tempo, il calo naturale dei costi tecnologici e l’aumento della competitività tra i produttori hanno reso l’intervento pubblico sempre meno necessario.

Questo ha posto le basi per una fase nuova, in cui il fotovoltaico può camminare sulle proprie gambe e competere con le fonti fossili anche in assenza di sussidi.

  L’impatto del Quarto Conto Energia

Il 2011 rappresenta un anno spartiacque per il fotovoltaico italiano. Con il decreto che ha introdotto il Quarto Conto Energia, si è dato un impulso decisivo alla diffusione degli impianti solari sul territorio nazionale.

Questo provvedimento legislativo ha accompagnato il settore verso la piena maturità, fissando anche un orizzonte temporale entro cui gli incentivi sarebbero stati progressivamente eliminati, in vista di un mercato libero e autosufficiente.

La strategia alla base del decreto si basava sull’assunto che, una volta raggiunta la piena competitività economica, lo sviluppo del fotovoltaico non avrebbe più avuto bisogno di essere sostenuto con fondi pubblici.

In effetti, questa previsione si è rivelata corretta: già a partire dal 2013, gli impianti solari hanno continuato a crescere anche in assenza di nuove incentivazioni dirette, spinti soprattutto dalla discesa dei prezzi delle componenti.

  Il calo dei costi di produzione e delle materie prime

Uno degli elementi centrali che ha determinato il successo del fotovoltaico è stata la significativa riduzione dei costi di produzione, legata sia a innovazioni tecnologiche che all’aumento della scala produttiva a livello globale.

In particolare, tra il 2011 e il 2015, il prezzo del silicio – il materiale principale utilizzato nella fabbricazione delle celle solari – è diminuito di circa il 28%. Allo stesso tempo, le celle in silicio hanno visto un calo dei prezzi pari al 15%, mentre i wafer policristallini, un altro componente fondamentale, hanno subito una riduzione del 23%.

Questi numeri sono il riflesso di un cambiamento strutturale nella filiera produttiva del solare. L’industrializzazione massiva del settore, guidata soprattutto dalla Cina, ha contribuito a rendere disponibili sul mercato tecnologie sempre più efficienti a costi decrescenti. Questo ha avuto un effetto diretto sui prezzi finali degli impianti fotovoltaici per i consumatori italiani.

  I benefici per i consumatori e il calo dei prezzi finali

Il vantaggio economico per gli utenti finali è stato evidente. Tra l’inizio degli anni 2000 e il 2011, il prezzo medio degli impianti fotovoltaici è calato in una forbice compresa tra il 20% e il 35%.

Anche se nel 2013 si è registrato un leggero rallentamento di questo trend, la tendenza generale è rimasta quella di un continuo abbassamento dei costi. Oggi, rispetto al terzo trimestre del 2008, i prezzi degli impianti fotovoltaici risultano inferiori di circa il 60%.

Questo significa che installare un impianto solare sul tetto della propria abitazione o azienda è diventata un’opzione molto più accessibile rispetto al passato. La convenienza economica non deriva solo dalla riduzione dei costi iniziali, ma anche dalla possibilità di abbattere drasticamente la spesa per l’energia elettrica nel medio-lungo termine.

  Il fotovoltaico come alternativa reale ai combustibili fossili

Con il progressivo miglioramento delle tecnologie solari, in molte aree dell’Italia il fotovoltaico è oggi in grado di competere direttamente con la produzione elettrica da fonti fossili. Questo è particolarmente vero nelle regioni meridionali, dove l’irraggiamento solare è più intenso e costante nel corso dell’anno.

Parallelamente, l’aumento delle tariffe elettriche tradizionali ha reso ancora più attraente l’investimento in energia solare, soprattutto se si considera la possibilità di accumulare l’energia prodotta attraverso l’utilizzo di batterie sempre più performanti e meno costose.

Il risultato è una crescente indipendenza energetica per famiglie e imprese, con un impatto positivo anche sulla stabilità del sistema elettrico nazionale.

  Il ruolo della politica energetica e la nuova sostenibilità economica

Nonostante il successo del fotovoltaico, il governo italiano ha dovuto affrontare il problema del contenimento della spesa pubblica destinata agli incentivi. Per questa ragione, è stato introdotto un tetto massimo di 6,7 miliardi di euro annui per l’incentivazione degli impianti solari.

Tuttavia, questo limite non ha fermato la crescita del settore, che ha proseguito la propria espansione grazie alla crescente competitività delle tecnologie.

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un vero e proprio boom di installazioni, spinto non solo dai risparmi immediati per i consumatori, ma anche da una maggiore consapevolezza ambientale e dalla necessità di ridurre le emissioni di CO₂.

Questo scenario conferma che il fotovoltaico ha ormai raggiunto una nuova sostenibilità economica: è una tecnologia matura, autonoma, e in grado di attrarre investimenti anche in un contesto post-incentivi.

  Conclusioni: un futuro solare e indipendente

Alla luce di quanto osservato, è evidente che l’energia solare in Italia ha superato la fase sperimentale ed è entrata in una nuova epoca di consolidamento. L’abbattimento dei costi degli impianti fotovoltaici, unito alla possibilità di produrre energia pulita e rinnovabile, rappresenta una straordinaria opportunità per il Paese.

Anche in assenza di contributi statali, installare pannelli fotovoltaici oggi è una scelta vantaggiosa sia sotto il profilo economico che ambientale.

Le famiglie e le imprese possono ottenere un ritorno sull’investimento sempre più rapido, riducendo al tempo stesso la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla transizione energetica in corso.

La sfida per il futuro sarà garantire un accesso più semplice al credito e superare le barriere normative e burocratiche che ancora limitano lo sviluppo del settore. Ma una cosa è certa: il fotovoltaico non è più un’opzione marginale, bensì una delle colonne portanti del sistema energetico italiano del futuro.

 

 

 

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.