Distanza delle siepi dal confine: normativa e limiti da rispettare

16 Giugno 2025 - redazione

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Distanza delle siepi dal confine: limiti e sanzioni

La distanza delle siepi dal confine è disciplinata dall’art 892 c.c il quale dispone che vi deve essere lo spazio di almeno un metro e mezzo dallo stesso. Tale distanza può essere maggiorata se le siepi sono di diversa qualità, come castagno o robinie.

L’altezza deve essere tale da non ostacolare il libero godimento della proprietà altrui, né ostacolarne la luce o l’aria.

La conseguenza è l’azione legale del confinante che potrà agire per chiedere la rimozione.

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Cosa dice la normativa sulla distanza delle siepi dal confine?

L’art. 892 cc sancisce che si debbano osservare le distanze stabilite dai regolamenti e in subordine dagli usi locali. Qualora nessuna di queste fonti stabilisca le distanze si devono osservare le norme del codice civile, quindi il codice ha solo una funzione suppletiva.

I regolamenti comunali sono la fonte gerarchica superiore in questa fattispecie che possono derogare in meius la distanza regolata dal codice civile. L’ente locale preposto potrà ben prevedere che la distanza dal confine sia in misura più ampia.

Le siepi si distinguono a loro volta tra siepi vive e siepi morte; le prime sono composte da piante viventi quali arbusti, cespugli, alberi; la seconda tipologia riguarda oggetti inerti quali canne, legno, staccionate, reti metalliche.

tipologia alberi di alto fusto alberi di non alto fusto viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto siepi di ontano, di castagno o di altre piante simili che si recidono periodicamente vicino al ceppo siepi di robinie
distanza tre metri un metro e mezzo mezzo metro un metro due metri
 

Qual è la distanza minima da rispettare?

La distanza minima è quella del mezzo metro che riguarda una varietà di siepi tra cui viti, arbusti e siepi vive che abbiano un’ altezza non superiore ai due metri e mezzo. Tale distanza è maggiorata a seconda della tipologia di pianta: esistono limiti molto più ampi che attengono agli alberi ad alto fusto per i quali è prevista la distanza minima di tre metri.

Si intende per alberi ad alto fusto quelli i cui rami sorge ad altezza notevole come i noci, castagni, querce, pini e cipressi. Tali distanze sono quelle previste dal codice civile che, come è stato già anticipato, è solo una norma suppletiva e non principale in quanto tutto è demandato agli usi o ai regolamenti comunali.

E’ importante conseguentemente consultare cosa prevede il proprio regolamento al fine di poter comprendere quali siano le distanze previste dal Comune ove è sita la pianta.

Tale distanza è in ogni caso rimessa anche alla disponibilità delle parti le quali, di comune accordo, potrebbero anche prevedere delle distanze inferiori; si pensi al caso in cui tale piantagione sia sorta in data antecedente alle regole comunali o si voglia prevedere un diritto di servitù di mantenere tale distanza inferiore a carico del fondo del confinante oppure vi sia intervenuta usucapione ventennale.

E’ bene rammentare inoltre, che tali distanze non si applicano qualora sia già previsto un muro divisorio tra i due confinanti. Vi è una deroga alle limitazioni e le distanze se vi è presente un vincolo paesaggistico.

 

Dispute con i vicini: diritti e responsabilità

Nel caso di specie potrebbe accadere che la distanza minima prescritta dai regolamenti non sia rispettata. Occorre agire per far valere i propri diritti verso il confinante mediante un’azione legale per esigere l’estirpazione degli alberi situati ad una distanza inferiore, così come prescrive l’art. 984 c.c..

Qualora si voglia agire si deve ricorrere agli strumenti previsti di procedura civile come la diffida fatta pervenire mediante raccomandata e solo successivamente agire in giudizio, passando anticipatamente da uno strumento obbligatorio quale la mediazione e successivamente ricorrendo al giudice civile. Tali procedure sono esperibili mediante l’ausilio di un avvocato che si occupa di diritto civile e amministrativo.

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Sanzioni e rischi per chi non rispetta la normativa

Le sanzioni amministrative per mancato taglio delle siepi è disciplinato dalle norme regionali e locali. Se i rami sporgono sul fondo altrui, il proprietario di questo può costringere a tagliarli, quindi non può agire in modo arbitrario, ma dovrà rivolgersi al proprietario della pianta, ma può egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, anche se sono fatti salvi i regolamenti locali.

In ambito di circolazione stradale l’art. 29 dispone che chiunque viola la distanza rispetto alla strada è soggetto alla sanzione amministrativa delpagamento di una somma da euro 173 a euro 694, oltre la sanzione accessoria a proprie spese della messa in pristino nei limiti legali.

I rimedi esperibili dal confinante leso possono consistere nell’obbligo di rimozione o riduzione della siepe su ordine delle autorità, ovvero agire per chiedere il risarcimento del danno per quanto subito (ad es. se l’arbusto copre la luce o la vista). Tale risarcimento dovrà poi essere quantificato dal giudice in sede di giudizio.

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Consigli pratici per piantare le siepi nel rispetto della normativa

Per evitare sanzioni è consigliato piantare le siepi ad almeno un metro dal confine della proprietà. Questo permette alla siepe di crescere e svilupparsi senza invadere lo spazio del vicino.

Se la siepe è destinata a fungere da divisorio potrebbe essere necessario piantarla ad una distanza inferiore, per cui è importante discutere con il vicino e ottenere il suo consenso prima di procedere.

Un altro aspetto da considerare è l’altezza della siepe, in generale, non dovrebbe superare i due metri di altezza. Se la siepe supera questo limite, potrebbe essere necessario ottenere un permesso dal comune o dall’autorità locale.

E’ fondamentale provvedere alla cura costante della siepe perché la responsabilità per l’incuria grava sul suo titolare.

E’ consigliato rivolgersi ad una ditta agricola specializzata nella cura e manutenzione degli arbusti o provvedervi con strumenti idonei quali decespugliatori o seghetti che sono acquistabili in un negozio di ferramenta, da curarsi regolarmente.

 

Conclusione

In conclusione, è importante rispettare le distanze prescritte dalle normative locali o generali per evitare sanzioni amministrative o penali, oltre che eventualmenteaccordarsi con il confinante qualora si voglia derogare alla disciplina generale ed evitare il possibile sorgere di dispute legali.

Qualora non si sia sicuri su come progettare la siepe in altezza e larghezza è consigliato rivolgersi ad un esperto in diritto amministrativo o di vincoli paesaggistici.

 

 

 

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