Differenze tra una Rsa e una casa di riposo semplice: personale impiegato, assistenza garantita, rette e soggetti ammessi

14 Gennaio 2016 - Redazione

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Nella famiglia estesa era consuetudine che diverse generazioni convivessero, mentre in quella nucleare (tipica di questi anni) sempre più spesso si ricorre a strutture di supporto per l’assistenza degli anziani.


Ma esistono delle differenze tra le strutture esistenti, a cominciare da Rsa e casa di riposo.


La prima differenza tra Rsa e casa di riposo riguarda i soggetti che vi sono accolti: mentre la asa di riposo è un alloggio destinato a persone almeno parzialmente autosufficienti, la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) ospita persone non autosufficienti. 


Da questo dipende e discende un’altra differenza tra Rsa e casa di riposo: mentre quest’ultima è focalizzata sul sussidio fornito alle incombenze della vita quotidiana dell’anziano, e soprattutto sulla possibilità di offrire occasioni di socializzazione e vita comunitaria, le Rsa sono maggiormente centrate sull’aspetto della cura e dell’assistenza sanitaria.c


Un’ulteriore differenza tra Rsa e casa di riposo riguarda il personale impiegato: mentre nelle seconde gli forniscono la loro assistenza socio-sanitaria 24 ore su 24, il medico è presente una volta a settimana normalmente e gli infermieri (a seconda dell'organizzazione) sono disponibili 24 ore su 24 oppure per la metà del tempo; nelle Rsa, proprio perché sono ospitati anziani non autosufficienti, l'assistenza medica e infermieristica, l'assistenza riabilitativa, l'aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane, fornite dalle figure professionali di cui sopra, sono garantite in maniera continuativa. OSS


Ultima differenza tra Rsa casa di riposo riguarda i soggetti dovuti al pagamento delle rette: se l’anziano è autosufficiente, ossia in grado di compiere gli atti essenziali di vita quotidiana, e quindi per questo è ospitato presso una casa di riposo, saranno tenuti al pagamento lui stesso (in relazione alla propria disponibilità economica) o i suoi familiari; più spinosa la questione che riguarda le persone con grave disabilità e gli anziani che abbiano superato i sessantacinque anni e siano stati dichiarati dalle ASL non autosufficienti, e che quindi presumibilmente saranno ricoverati presso una Rsa, perché si aspetta ancora una legge nazionale che stabilisca definitivamente se la quota spettante all’anziano debba essere quantificata basandosi solo sull’ISEE personale, o anche su quello familiare. Comunque, in linea di massima, la differenza consiste nel fatto che mentre nelle strutture pubbliche o l'anziano corrisponde il pagamento in base al proprio reddito, nelle strutture private la retta viene stabilita autonomamente dalla struttura.convenzionate


Una similitudine tra le due strutture è invece rappresentata dai soggetti gestori, che possono essere sia pubblici che privati. Eppure, anche in questo caso sussistono differenze, in quanto per richiedere l’accesso ad una struttura (casa di riposo o Rsa) pubblica o convenzionata la domanda va inoltrata all'Ufficio dei Servizi Sociali del comune di residenza, mentre nelle case di riposo o nelle Rsa private basta contattare la struttura. 


Esistono poi altre strutture cui potersi rivolgere, a seconda delle necessità: 
•      case di cura (rivolte a pazienti affetti da patologie acute)  
•      villaggi per pensionati e comunità di pensionati (che offrono case per i residenti separate e autonome)
•      case protette (per trattamenti socio-assistenziali e sanitari di base a persone anziane non autosufficienti non assistibili nel proprio ambiente familiare).

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