Il danno morale in caso di incidente stradale

Pensate che per la quantificazione dei danni subito in un incidente stradale basti valutare le perdite economiche (in termini sia di mancati guadagni, dovuti magari ad assenze dal posto di lavoro, che in termini di esborsi, necessari ad esempio per saldare la parcella del carrozziere)? Vi sbagliate, dal momento che un sinistro stradale determina anche un danno morale, che rientra nella categoria dei danni non patrimoniali, assieme al danno biologico (cioè alla compromissione psico-fisica), e a quello esistenziale (cioè alla ripercussioni che l’incidente e le sue conseguenze determinano sulla vita del soggetto).

La giurisprudenza odierna tende a personalizzare il più possibile la valutazione del danno, considerando le pregresse abitudini di vita del soggetto leso, i tempi dell’ospedalizzazione, la natura e gravità delle lesioni subite (vale a dire che si sia riportata un'invalidità temporanea, cioè soggetta a guarigione, piuttosto che un'invalidità permanente, cioè inguaribile).

Questo equivale a dire che il danno morale conseguente a sinistro stradale non va liquidato secondo automatismi in percentuale al danno biologico, ma bisogna giungere ad una “quantificazione” ad hoc del pregiudizio subito e della sofferenza psicologica patita. .

Dunque, se è pur vero che la Cassazione ha stabilito che per la quantificazione equitativa del danno morale è necessario adoperare il metodo del rapporto percentuale rispetto alla quantificazione del danno biologico individuato nelle tabelle in uso, prima della sentenza delle Sez. Un. n. 26972 del 2008, ma è altrettanto vero che non è automaticamente escluso l'accertamento con metodo presuntivo, attenendo la sofferenza morale ad un bene immateriale, per cui è doveroso individuare TUTTE le ripercussioni negative che i fatti hanno determinato per la persona, e liquidarle….

Tuttavia, anche in caso di danno micro-permanente provocato da incidente stradale la liquidazione deve tenere conto anche del danno morale da considerarsi in aggiunta a quello biologico.

È chiaro che, basandosi il danno morale conseguente alle lesioni provocate da sinistro stradale su presunzione e non su automaticità parametrata, esso va provato da colui che lo subisce: ma, sebbene non si escluda di principio che anche lesioni micro-permanenti possano generare sofferenza, è chiaro che il danneggiato dovrà far luce dettagliatamente su tutte le circostanze utili ad apprezzare la concreta incidenza della lesione patita in termini di sofferenza/turbamento.

Questo equivale a dire che se il danneggiato si limita a domandare il ristoro del danno morale da incidente automobilistico, in aggiunta del pregiudizio biologico, omettendo di argomentare sull’incidenza della lesione patita in termini di sofferenza, non ci si può attendere alcun indennizzo (escludendosi l’automatismo del danno morale soggettivo connesso al danno biologico), mentre per ottenere un risarcimento del danno morale subito in seguito a sinistro stradale la richiesta deve elucubrare in merito alla sofferenza soggettiva, nella misura in cui essa travalichi il limite riconosciuto sulla base delle note tabelle per la lesione all’integrità psicofisica.

Detto in poche parole: per il danno morale conseguente a incidente avvenuto in macchina è necessario allegare prove e dimostrare fatti ulteriori rispetto a quelli relativi al danno biologico.

Dunque, se si vuole ottenere anche la liquidazione del danno morale sarebbe opportuno farsi seguire da esperti, e le possibilità sono due:

• Rivolgersi ad AIVOS ONLUS, l'Associazione Italiana Vittime di Omicidio Stradale e Sinistri Gravi che aiuta a ottenere Giustizia, tutelando le persone offese da reati stradali a 360 gradi
• Adoperare il nostro database, dov’è possibile entrare in contatto con esperti legali della propria zona di interesse, richiedendo preventivi Online gratuiti e fissando colloqui informativi/conoscitivi senza impegni.