Avvocato specializzato in diritto assicurativo: scopri qui tutte le informazioni utili sulla sua figura e perché rivolgersi a lui

22 Febbraio 2023 - Redazione

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Chi è l'avvocato specializzato in diritto assicurativo e cosa fa: tutte le informazioni utili

Un concetto fondamentale per comprendere il mondo assicurativo è quello di rischio; il rischio infatti rappresenta un presupposto per poter richiedere una copertura assicurativa.

A livello non solo giuridico ma addirittura logico, se una determinata attività fosse sicura al 100% non ci sarebbe bisogno di stipulare una polizza per eventuali danni.

In altre parole, chi decide di assicurarsi lo fa per tutelarsi dal possibile verificarsi di un rischio presente, oppure, per garantirsi risorse, in termini di servizi, per eventuali bisogni futuri.

Gli stessi operatori del mondo assicurativo basano la propria attività sulla base dei diversi tipi di rischio contro cui permettono di assicurarsi.

Il settore assicurativo è estremamente ampio e variegato, ci sono alcuni casi, infatti, in cui è la stessa legge ad imporre l’obbligo di addivenire alla stipula di un contratto di assicurazione. Ad esempio si pensi alla cosiddetta RC auto o alle polizze professionali. Una così ampia lesione del principio di autonomia negoziale è spiegabile è giustificabile solo facendo ricorso ai principi cardini su cui si fonda il sistema ordinamentale.

In parole povere, in tali circostanze, l’assicurazione non funge da garanzia per i singoli bensì come una forma di tutela per la collettività. Sarebbe impossibile circolare, in modo sicuro, per strada se nessuno avesse l’assicurazione sul proprio veicolo. Ovviamente nella maggior parte dei casi il legislatore ha lasciato un margine di discrezionalità, con conseguente libertà di decidere se stipulare o meno un contratto assicurativo.

 

Cos’è il contratto di assicurazione

L’assicurazione, puntualmente definito dall’art. 1882 del Codice Civile, è il contratto mediante il quale un soggetto, ovvero il cosiddetto assicuratore, dietro il corrispettivo di un prezzo, (il premio) si obbliga a rivalere il soggetto assicurato, nei limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro o a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento concernente la vita umana.

Dalla nozione di questo particolare contratto tipico è possibile individuare molte caratteristiche, in primis, che si tratta di un negozio con forma libera. Più precisamente, la forma scritta non è richiesta ai fini della validità del contratto (cosiddetta forma ad substantiam) bensì solo per provare l’accordo stesso (ad probationem). Si tratta, altresì, di un contratto consensuale, il che significa che la sua conclusione avviene con l’incontro delle due volontà in idem placiutm e non già con la consegna, o meglio, dazione della cosa (come nel caso del comodato o del mutuo), con effetti obbligatori.

Tuttavia, l’aspetto che maggiormente lo caratterizza è l’aleatorietà. Il contratto di assicurazione, infatti, è un carattere essenzialmente aleatorio il che significa che la realizzazione delle prestazioni non è dipesa dalla volontà dei contraenti bensì da un evento futuro ed incerto. In altre parole, la prestazione dell’assicuratore non è sicura (come invece lo è quella dell’assicurato), ma dipende dalla realizzazione o meno dell’evento rischioso.

Un esempio potrebbe rendere più semplice la comprensione di quest’aspetto, nel momento in cui si stipula la polizza di una macchina, il soggetto assicurato è tenuto a versare il premio, viceversa, l’assicuratore sarà tenuto ad adempiere solo e sé l’evento aleatorio (il sinistro) si realizza.

È sicuramente possibile affermare quindi che il rischio è l’elemento determinante di questo particolare contratto. Inoltre, lo stato di incertezza dell’evento deve sussistere al momento della stipula della polizza, la sua mancanza ab origine renderebbe essenzialmente nullo il contratto per assenza di causa.

 

Gli obblighi che derivano dal contratto di assicurazione

Dal contratto di assicurazione derivano precisi obblighi sia a favore del soggetto assicurato, sia a favore dell’assicuratore. Per quanto concerne il primo, costui ha l’obbligo di dover pagare il premio e di impegnarsi ad assolvere determinati oneri previsti in sede di stipula.

Nel caso in cui non dovesse adempiere al premio, occorre distinguere, in caso di assicurazione danni, la protezione deve essere sospesa fino al pagamento della rata. In questo preciso lasso di tempo però, il soggetto assicuratore non ha nessun obbligo di protezione nel caso in cui si dovesse verificare l’evento (ad esempio il sinistro stradale). Inoltre, è previsto un termine cosiddetto di tolleranza (in genere 15 giorni) spirato il quale la prestazione assicurativa si intende sospesa.

Viceversa, nel caso di assicurazioni ramo vita, l’assicuratore ha la possibilità di agire per recuperare il pagamento del premio unico, nel caso di inadempienza dei canoni successivi al primo, il contratto si risolve ipso iure. Infine, per quanto concerne sempre l’assicurato, costui è tenuto ad adempiere anche a taluni oneri come ad esempio l’avviso, o la denuncia, di ogni fatto connesso all’evento entro tre giorni dal suo verificarsi, nonché all’onere di salvataggio, ovvero evitare tutte quelle condotte che possono aumentare l’alea di rischio.

quanto concerne gli obblighi del soggetto assicuratore invece, costui ha precisi obblighi di trasparenza contrattuale ed informativi nei confronti di coloro che hanno intenzione di concludere il contratto. Tuttavia, l’obbligo di maggiore importanza è sicuramente quello di corrispondere l’indennizzo nel caso in cui si verifichi l’evento.

 

In quali circostanze è possibile assicurarsi

In genere è possibile individuare almeno due ragioni generali che possono spingere un soggetto a stipulare un contratto di assicurazione: l’esigenza di protezione da un possibile rischio futuro, assicurare un investimento o una garanzia per il futuro. Ad esempio, per essere più sicuri in merito a possibili bisogni connessi ad eventi futuri come la vecchiaia.

Tuttavia, è bene precisare che non tutti i rischi sono suscettibili di essere assicurati. Inoltre, maggiore sarà la possibilità che il rischio si concretizzi, maggiore sarà il premio richiesto dalla compagnia di assicurazioni. Ad esempio, se si ha intenzione di assicurare un veicolo intestato ad un cosiddetto “neopatentato” è ovvio che il costo del premio sarà nettamente superiore rispetto a quello richiesto, a parità di veicolo, ad un soggetto guidatore esperto. Questo perché, statisticamente parlando, ci sono molte più probabilità che l’evento (danno) possa verificarsi nel primo caso rispetto al secondo.

Per quanto concerne le caratteristiche dell’evento rischioso, ovvero il presupposto dell’assicurazione, esso deve essere futuro, incerto ed avverso. Tuttavia, questa definizione, seppur largamente condivisa, non è del tutto precisa, specie per quanto concerne il concetto di incertezza. Si pensi ad esempio alla polizza sulla vita, esse sarebbero inconcepibili se il concetto di incertezza dell’evento fosse interpretato in modo restrittivo, visto che l’evento morte è tutto tranne che incerto.

 

Quando si estingue il contratto di assicurazione

Sono diverse le cause di estinzione del contratto di assicurazione. Più precisamente, il legislatore ha previsto che il contratto in questione si estingue per la decorrenza del termine finale, ove previsto dalle parti, oppure, fino a quando dura l’esposizione al rischio. In parole povere, se si è certi che l’evento oggetto dell’assicurazione non possa più verificarsi, il contratto non ha ragion d’essere. Ad ogni modo, in caso di assicurazioni cosiddette in “abbonamento” le parti possono recedere in qualsiasi momento salvo l’obbligo di preavviso.

 

La distinzione tra assicurazione danni e assicurazione vita

In genere a rischi e bisogni diversi, corrispondono condizioni contrattuali diverse, non a caso, nel mondo assicurativo si tende a distinguere le polizze in rami. Una grande distinzione riguarda proprio quella tra danni e vita. È possibile definire l’assicurazione danni come quella polizza che permette all’assicurato di ricevere un indennizzo nel caso in cui dovesse verificarsi un evento dannoso, come ad esempio un sinistro stradale.

Il caso più frequente sono le polizze accese per assicurare, in caso di rottura o danneggiamento, determinati beni di valore come ad esempio computer, parti di un immobile ecc. Rientrano in questa categoria, anche il rischio di dover pagare con il proprio denaro i danni cagionati ad un altro soggetto, come nel caso delle polizze auto. Tuttavia, è bene fare una importantissima precisazione, diversamente dalle polizze vita, quelle che coprono l’evento danno, hanno la funzione di ristorare il soggetto leso. Viceversa, le polizze vita determinano un arricchimento dello stesso, in ossequio al cosiddetto principio indennitario.

Viceversa, rientrano nel ramo “vita” tutte quelle polizze che impongono alla compagnia di assicurazione di versare un determinato capitale o comunque una rendita al verificarsi di un evento che concerne la vita di una persona come ad esempio morte, grave malattia, infortunio ecc. La più famosa di queste polizze è certamente quella sulla vita.

 

Di cosa si occupa l'avvocato esperto in diritto assicurativo?

Prima di individuare quali sono le mansioni principali dell’avvocato specializzato in questa particolare branca del diritto è fondamentale precisare un aspetto importante. Utilizzare il termine specializzato, secondo l’Ordine professionale, non è deontologicamente corretto in quanto, non esiste alcuna certificazione che attesti l’avvenuta specializzazione. Fatte le debite precisazioni, è necessario comprendere di cosa si occupa l’avvocato esperto nel mondo assicurativo.

È possibile sicuramente affermare che si tratta di un professionista, laureato in giurisprudenza, che ha superato il concorso di abilitazione per l’esercizio della professione forense e che ha deciso di approfondire il settore assicurativo. Le sue mansioni possono variare a seconda del caso concreto, ad esempio, è possibile rivolgersi a tale figura in caso di sinistro stradale, oppure in caso di infortuni sul lavoro, o di una qualsiasi altra polizza per garantirsi una adeguata tutela.

Questa figura professionale è importante perché l’avvocato permetterà al soggetto interessato, ad esempio colui che è rimasto danneggiato in un sinistro, di individuare il soggetto da mettere in mora e da convenire eventualmente in giudizio per far prevalere le proprie ragioni. Inoltre, rivolgersi ad un avvocato esperto in questo particolare settore è sempre consigliabile se si ha intenzione di avere il risarcimento in modo veloce e senza perdite di tempo.

Anzi, se si ha intenzione di fare causa alla compagnia assicurativa, magari perché quest’ultima non ha intenzione di coprire le spese o vuole farlo solo parzialmente, è quasi inevitabile fare affidamento ad un professionista del settore. Il motivo è molto semplice, l’avvocato esperto del settore assicurativo saprà organizzare nel minor tempo possibile la strategia difensiva, d’intesa con il cliente ovviamente, in modo da ottenere il massimo risarcimento del danno.

Inoltre, è bene precisare che gli avvocati in questione, possono gestire sia le controversie che hanno origini extracontrattuali e che successivamente coinvolgono i soggetti assicuratori, sia che scaturiscono da azioni dirette (come accade ad esempio in occasione dei sinistri stradali), o indirette, come nel caso in cui l’avvocato, su richiesta del cliente, costituisca in mora il soggetto debitore il quale coinvolgerà anche l’assicurazione.

Per gestire al meglio, e con massima precisione, il proprio ufficio, gli avvocati esperti di assicurazioni hanno quasi sempre uno stretto legame con medici legali specializzati in diversi settori, ingegneri, periti ecc. In questo modo hanno la possibilità di comprendere, grazie a soggetti di fiducia, cosa sia accaduto realmente e quali sono i danni e le lesioni subite dai propri clienti. In parole povere, rivolgersi a queste figure implica affrontare il processo con una totale tranquillità e senza particolari rischi.

 

Quando bisogna rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto assicurativo?

Sono svariati i motivi che, in concreto, possono spingere una persona a contattare un avvocato specializzato in diritto assicurativo. Il caso più comune, anche da un punto di vista strettamente statistico, sono gli incidenti stradali. In questi casi è sempre consigliabile rivolgersi ad un esperto in modo da assicurarsi di ricevere tutto ciò che si ha diritto ad avere. Non occorre dimenticarsi che, in genere, le assicurazioni si affidano a loro volta ad avvocati specializzati in questo settore. Lo stesso vale in caso in cui si è proceduto alla stipula di contratti di garanzia come ad esempio polizze sugli infortuni, RC aziendali, ecc.

In tutti questi casi, potrebbe essere particolarmente complesso per chi non è esperto del settore, leggere e comprendere tutte le clausole contrattuali che compongono il regolamento contrattuale. Anche in questo settore, infatti, così come in quello bancario, è frequente l’asimmetria informativa che caratterizza il rapporto tra compagnia assicurativa ed assicurato.

È per questo che occorre chiedere aiuto ad un soggetto altamente qualificato e con esperienza in questo mondo. Ovviamente è possibile rivolgersi ad un avvocato non solo dopo la stipula del contratto, ma anche prima. È possibile, infatti, chiedere un suo personale parere in merito al contenuto del contratto stesso e alcune specificazioni, in modo da essere più sicuri al momento della stipula dello stesso.

Se hai bisogno di un professionista a cui chiedere un parere o una consulenza, Quotalo.it è la piattaforma ideale. Grazie ad essa, infatti, puoi trovare il professionista più vicino a te a cui chiedere tutte le informazioni sul mondo delle assicurazioni.

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