Avvocato per la gestione dell'avviso di garanzia: quando rivolgersi a un esperto

03 Giugno 2025 - Redazione

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L’avviso di garanzia: che cos’è e quando rivolgersi ad un avvocato

L’avviso di garanzia, il cui nome tecnico è informazione di garanzia, è un atto unilaterale con cui il Pubblico Ministero, che è il titolare dell’azione penale, informa un soggetto, in questo caso l’indagato e la persona offesa dal reato, del compimento da parte di costui di un atto di indagine che implica la difesa da parte di un avvocato di fiducia, al fine di poter tutelare nelle sedi opportune i propri diritti.

È l’atto che dà l’avvio alla difesa da parte del soggetto indagato.

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Quando si riceve un avviso di garanzia?

L’informazione di garanzia è l’atto con cui l’indagato di un reato apprende della necessità di avvalersi dell’assistenza di un difensore di fiducia, in quanto sussistono indagini a proprio carico che sono prima sconosciute.

L’articolo di riferimento è il 369 c.p.p. che enuncia i requisiti formali e procedurali che il Pubblico Ministero deve seguire al fine di far giungere al soggetto la notizia delle indagini.

Non è un atto tuttavia strettamente necessario del procedimento, in quanto sussiste solo qualora si debba compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere il proprio cliente.

Tra questi vi possono rientrare l’interrogatorio dell’indagato per i fatti a lui contestati. Ed inoltre è previsto per una perquisizione, un sequestro, una perizia o accertamento irripetibile.

 

Chi riceve un avviso di garanzia?

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I soggetti che possono ricevere tale avviso l’indagato e la persona offesa. Tali soggetti indagati possono essere molteplici, è sufficiente ci siano a carico degli elementi che possano portare ad una successiva imputazione del reato.

Serve invece alla persona offesa secondo quanto prescritto dall’art. 335 c.p.p. riguardante le comunicazioni della notizia di reato.

Il soggetto che invia tale informazione è il Pubblico Ministero il quale contesta la violazione di norme di legge, della data e del luogo del fatto e invita la parte ad esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia.

Tale comunicazione da parte del Pubblico Ministero deve essere effettuata mediante invio di un plico chiuso a mezzo di posta raccomandata con ricevuta di ritorno, e solo qualora ciò non sia possibile, mediante l’ufficiale giudiziario o la polizia giudiziaria.

 

Procedura legata all’avviso di garanzia

L’informazione di garanzia contiene una indicazione sommaria e non analitica di quanto contestato alla persona sottoposta alle indagini come la data e luogo del fatto, le norme di legge violate e l’invito a nominare un difensore.

In aggiunta a questo, l’art. 369bis c.p.p. contiene anche ulteriori informazioni che il Pubblico Ministero deve fare alla persona indagata al compimento del primo atto e comunque prima di presentarsi per rendere l’interrogatorio, e fino all’avviso di conclusione delle indagini preliminari, mediante comunicazione che deve contenere, a pena di nullità:

 

  • Informazione della obbligatorietà di difesa tecnica nel processo penale
  • Il nominativo del difensore di ufficio e il recapito
  • Indicazione di facoltà di nominare un difensore di fiducia, o in assenza, l’assistenza del difensore di ufficio
  • Indicazione dell’obbligo di retribuire il difensore d’ufficio e in mancanza del procedimento ad esecuzione forzata
  • Diritto all'interprete
  • Indicazione delle condizioni per l’ammissione al patrocinio dello Stato.

L’omissione o errata comunicazione dell’informazione di garanzia provoca la violazione del diritto di difesa.

Può succedere nella prassi che insieme all’informazione di garanzia vengano comunicati gli elementi dell’art. 369bis c.p.p. congiuntamente, come sopra elencati.

 

Cosa fare dopo aver ricevuto un avviso di garanzia

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Trattandosi di un’informazione per consentire di esercitare il proprio diritto di difesa è necessario quale primo passaggio consultare un avvocato esperto in diritto penale e nominarlo affinché possa esercitare attività investigative a vantaggio dell’indagato, oltre che a tutelare i propri diritti all’interno del processo.

Successivamente sarà opportuno esaminare esattamente il contenuto dell’informazione di garanzia che deve indicare i fatti e notizie di reato in maniera chiara per consentire la difesa. Tali fatti non possono essere generici, incerti o parzialmente omessi.

L’incertezza sul luogo e la data di consumazione del reato contestato, nonché la mancanza di elementi necessari, comportano la nullità dell’informazione di garanzia.

Infine, una volta raccolti tutti gli elementi necessari, sarà compito del legale incaricato raccogliere per conto del proprio cliente tutti gli atti investigativi previsti, quali elementi di prova che possono consistere in testimonianze, oggetti, incarico a periti tecnici per poter elaborare correttamente la propria strategia difensiva.

 

Importanza dell’assistenza legale

Il ruolo dell’avvocato esperto in diritto penale assume un ruolo centrale in questa fase del procedimento che riguarda le indagini preliminari. Egli deve chiarire le accuse che vengono mosse contro il proprio cliente che è indagato e cercare di fornire gli elementi per poterlo assolvere o farlo dichiarare estraneo ai fatti.

Vi sono inoltre una serie di diritti, costituzionalmente garantiti, tra cui il diritto di difesa, che devono essere rispettati nei suoi confronti al fine di garantire un corretto svolgimento del procedimento e dell’eventuale successivo processo a suo carico.

L’avvocato ha il diritto ad assistere il proprio cliente durante gli atti investigativi a suo carico da parte dell’autorità giudiziaria, anche a tutela dei suddetti diritti, ed assisterlo in tutte le fasi processuali.

Quando incaricato è compito dell’avvocato elaborare una strategia difensiva a favore del proprio assistito che sia in grado di contestare i fatti a lui attribuiti mediante elementi di prova, testimonianze, consulenti tecnici di parte.

Tali elementi devono poi essere prodotti all’interno del procedimento affinché siano acquisiti nel fascicolo processuale in modo corretto.

 

Il ruolo degli avvocati nel processo

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Gli avvocati specializzati nel diritto penale hanno le capacità necessarie per aiutare la persona indagata a comprendere le accuse contenute nell’informazione di garanzia, a gestire i termini processuali, ad elaborare una difesa personalizzata e a rappresentare l’indagato in tutte le fasi processuali.

Oltre alla difesa, l’avvocato può offrire supporto emotivo e strategico, aiutando a gestire la situazione con serenità, evitando che il proprio assistito compia atti a lui contrari.

 

Conclusione

In conclusione l’informazione di garanzia è uno strumento utilizzato dal Pubblico Ministero per portare a conoscenza il soggetto indagato di fatti precisi a lui imputati e consentirgli di poter esercitare il proprio diritto di difesa mediante l’ausilio di un avvocato esperto in diritto penale da lui incaricato e che può supportarlo in tutte le fasi del procedimento.

 

 

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